Questo blog, perché?

Queste pagine le intendo come la parte "meno impegnata" rispetto al mio sito internet, http://www.monzamtb.altervista.org/
Impressioni, idee e immagini così come vengono, più che altro una specie di diario che mi serva per raccogliere questo materiale, per poterlo rileggere ogni tanto. Se ci capitate e lo ritenete interessante fatemelo sapere. Grazie!



venerdì 20 agosto 2010

In trasferta col Gajna!

Martedì sera, finalmente, riesco a caricare la batteria del cellulare. Per qualche giorno non ho avuto modo di accenderlo e devo proprio dire che non ne ho sentito la mancanza, anzi! Trovo un solo messaggio del giorno prima, è una chiamata del mio amico Franco, ul Gajna, deus ex machina del sito http://www.grangajna.com/. So che in questi giorni si trova vicino a Chiavari in vacanza e lo richiamo. Mi risponde col suo tono di voce pacato. Mi aveva chiamato per invitarmi a fare "una girata" con alcuni amici liguri, ma ormai il giro, molto bello, lo avevano già fatto... "Forse si replica giovedì, ti faccio sapere mercoledì in serata." Mercoledì verso le 21, puntuale, arriva la chiamata mentre sono fuori a cena: "Ciao sono fuori a mangiare" gli dico. "E io domani ti porto a pedalare! Facciamo un giretto sul percorso di gara del Superenduro di Sestri".
Certo che fare il Superenduro con una front, non è il massimo, ma il Gajna, efficiente come sempre, mi rassicura: "Alla bici ci penso io, ci vediamo a Lavagna alle 14,30 nel parcheggio vicino alla stazione".
Qualche minuto prima dell'appuntamento io sono lì. Dovremmo essere in 4 e infatti pochi minuti dopo arriva Enrico, che non conosco ma suppongo sia dei nostri perché ha in macchina una Scott Ransom. Dopo qualche minuto ecco il Gajna e, per ultimo, la nostra guida di oggi, Sandro. Presentazioni veloci (anche Franco non conosce Enrico) e via verso il parcheggio dell'Ospedale di Sestri, da dove partirà il nostro giro.
Iniziamo a scaricare le bici e il Gajna mi presenta la mia compagna di oggi. E' la bici che normalmente usa sua figlia, una Specialized Stumpjumper XC rossa di qualche anno fa, naturalmente "Gajna tuned". Escursione posteriore 100 mm, forcella una Marzocchi Dropoff III da 150 mm ad aria e olio. Indubbiamente un accoppiamento inusuale, ma rivelatosi funzionalmente molto valido. Le gomme sono due Michelin da XC, misura 2", all'apparenza un po' sottodimensionate.



Partiamo e iniziamo a salire su asfalto con pendenze abbastanza impegnative. La mia Specy si arrampica bene. Salendo ho tempo di chiacchierare un po' con i miei compagni; prima parlo col Gajna di siti internet, blog e altri progetti. Più avanti scambio due parole con Enrico. Scopro che è veterinario e, come è piccolo il mondo, all'Università a metà anni 70 è stato studente di mio padre, di cui ha ancora un ottimo ricordo e, naturalmente, ciò mi fa molto piacere.
In programma c'è la cosiddetta discesa della Selva, già prova della Pro Superenduro di quest'anno. Giunti alla partenza dopo avere percorso anche un tratto sterrato, inizia la preparazione per la discesa che si rivelerà abbastanza tecnica e impegnativa. Protezioni, caschi, occhiali e telecamere da casco per riprendere le nostre prodezze.



Sandro ed Enrico ci danno dentro, Franco non si tira indietro e io li seguo con un po' di titubanza dato che non conosco il percorso ed è la prima volta che utilizzo questa bici. Il percorso è bello tosto, praticamente tutto su roccia, con gradoni, sassi smossi e solchi spesso profondi qualche decina di centimetri. A tre quarti della discesa ci fermiamo per riparare uno squarcio al tubeless posteriore di Sandro. Dopo circa 15 minuti di sosta riprendiamo, terminando con un tratto, la "direttissima", tecnico e con passaggi quasi trialistici. Man mano che scendo prendo sempre più confidenza con il mezzo e con il tipo di terreno. La Marzocchi lavora molto bene e le sottili gomme da XC mi sorprendono per il grip che hanno sulle rocce.
Arrivati in fondo naturalmente non possiamo limitarci a questa discesa. Avanti, si riprende la strada asfaltata per raggiungere l'inizio delle "Mimose", altra prova del Superenduro. Saliamo fino a Costarossa, con l'ultimo tratto a spinta. Sandro ci prepara dicendo che questa discesa sarà un po' più scorrevole ma comunque abbastanza tecnica. Sono ormai le 6 di sera e via, si inizia a scendere verso Sestri. Il percorso è molto bello, veloce soprattutto all'inizio e la bici scorre fluida. Riesco a mantenere un buon ritmo e la Specy salta da una roccia all'altra sopra i solchi con disinvoltura, veramente divertente. A metà ci fermiamo un attimo, tiriamo il fiato e poi giù fino alla fine, concludendo con una serie di tornantini abbastanza stretti. Siamo ormai fra le case di Sestri. Io e il Gajna abbiamo il sorriso stampato in faccia, con le nostre telecamere in testa sembriamo due Teletubbies, e siamo soddisfatti della giornata.
Arrivati alle auto ringraziamo la nostra guida e ci salutiamo.
"Meno male che doveva essere solamente un giretto... ciao Franco, ci si vede dalle nostre parti!" 







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