Il ritrovo era moooolto presto! Alle 6 a Civate... Destinazione, secondo il programma dell'amico Widegap, compagno di spinning nonché "mago del GPS", era la salita in cima al Cornizzolo e la discesa lungo il sentiero denominato San Tommaso, con planata finale su Civate.
Lo stesso sentiero lo aveva percorso Marcello giovedì pomeriggio e lo aveva definito "tossico". Brutto segno...
Sentire parlare Marcello di sentiero tossico indica come minimo un percorso scassato, con curve a gomito, in parte esposto, con gradoni e sassi smossi: infatti questa è la descrizione esatta del sentiero San Tommaso, così come lo abbiamo affrontato questa mattina.
Alle 8, dopo i consueti 9 km di salita, eravamo pronti con protezioni e casco ben allacciato e via, iniziano le danze: primo tratto su prato con terriccio bagnato che avvolge le gomme eliminando virtualmente la tassellatura.
Dopo 200 metri la mia Snyper sembrava con ruote da 29"!! Più giù inizia il tratto veramente tossico, percorso in buona parte a piedi e con una certa difficoltà; poi va un po' meglio ma il sentiero non permette distrazioni, ginkana fra i massi e curve spesso molto strette. Scendendo non c'è anima viva a parte un escursionista di Biassono con cui ci fermiamo a chiacchierare. Si riprende e raggiunto più in basso un piccolo centro abitato inizia il prato e tutto sembra finito. No... ricomincia la parte rocciosa bella impegnativa che ci costringe ancora qualche volta a mettere il piede a terra. Abbastanza tosto ma divertente... lentamente perdiamo quota e questa volta siamo veramente a lato della Statale 36. La traccia sull'Edge di Widegap ci conduce con precisione alle auto.
Potrebbe essere mezzogiorno o le 3 del pomeriggio, tanto è il tempo trascorso dalla nostra partenza.
Sono solamente le 10 di mattina, la giornata è ancora lunga.
Prima o poi da quelle parti ci torniamo... tanto il Cornizzolo è lì che ci aspetta!