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Queste pagine le intendo come la parte "meno impegnata" rispetto al mio sito internet, http://www.monzamtb.altervista.org/
Impressioni, idee e immagini così come vengono, più che altro una specie di diario che mi serva per raccogliere questo materiale, per poterlo rileggere ogni tanto. Se ci capitate e lo ritenete interessante fatemelo sapere. Grazie!



martedì 10 agosto 2010

Che spettacolo!

Che spettacolo! Voglio intitolare così questo mio primo post... E' la frase che ripeto più spesso, mentalmente ma anche con la voce, quando mi trovo davanti un nuovo sentiero da percorrere con la mia mountain bike. E oggi questa espressione l'ho pronunciata più volte.
Certo, un'escursione come un'altra: primo passo falso, nessuna è uguale ad un'altra, ognuna può regalarci sensazioni ed emozioni molto differenti!
L'uscita di oggi ha rappresentato ciò che per me è l'essenza della mountain bike e che può essere racchiusa in parole ben definite.
Esplorazione, ovvero la scoperta di luoghi mai visti, salita impegnativa ma appagante, discesa fonte di adrenalina e divertimento,  contatto intimo con la natura e l'ambiente, per oltre tre ore non ho incontrato anima viva. 
Ma dove ho vissuto tutto ciò? In questi giorni mi trovo in Liguria, nell'entroterra di Albenga.
Sono partito con la mia Flint 29er verso la Val Neva, i primi km su asfalto prima di imboccare la sterrata, sconnessa a dovere, che mi avrebbe portato in circa 2 ore da 30 metri s.l.m. a oltre 900. Dalla cima lo spettacolo della piana di Albenga che si allunga fino al mare. Alle mie spalle severi pinnacoli rocciosi che dominano la valle sottostante. 



Durante la discesa, vado un po' a naso (tanto non mi manca...) per cercare di tornare a casa trovando una strada alternativa a quella della salita. E la trovo! Da un certo punto in poi decido di scendere sull'altro versante, lungo la sterrata che raggiunge un vecchio forte, poi la mia Flint mi dimostra finalmente di che pasta è fatta: la carrabile si stringe e si trasforma repentinamente in un trail scassato con bei gradini e sfasciume roccioso. E' un po' che non guido una front, ma le ruotone e la forca Fox fanno un ottimo lavoro, l'adrenalina sale...
Poi, seguendo il consiglio del mio gps cerco una via per raggiungere nuovamente il versante della valle da cui sono salito e da lì fino alla strada asfaltata per quasi 2 km, l'apoteosi in un single track tecnico ed emozionante. E ancora una volta ho gridato: "Che spettacolo!!"... e non sarà l'ultima.

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