Questo blog, perché?

Queste pagine le intendo come la parte "meno impegnata" rispetto al mio sito internet, http://www.monzamtb.altervista.org/
Impressioni, idee e immagini così come vengono, più che altro una specie di diario che mi serva per raccogliere questo materiale, per poterlo rileggere ogni tanto. Se ci capitate e lo ritenete interessante fatemelo sapere. Grazie!



lunedì 20 settembre 2010

Ma il biker è un sensitivo?

Lo sapevo già stamattina...
Avevamo in programma di visitare la manifestazione "L'isola che c'è" a Villa Guardia alle porte di Como, una fiera ormai conosciuta in tutto il Nord Italia, dove vengono presentate iniziative e prodotti con un unico comune denominatore, l'ambiente, la eco-compatibilità e la sostenibilità ambientale.
Quindi stand, bancarelle, spettacoli e quant'altro. Devo dire che frequentare questi ambienti risulta piacevole, anche perché sono ancora popolati da personaggi che mi riportano alla mia gioventù pseudo-fricchettona e che in realtà pensavo si fossero naturalmente estinti. E invece no, saffi, patchouli, gonne lunghe, capelli lunghi e colorati, gilet indiani... se socchiudo gli occhi sento ancora la chitarra a 12 corde di Uezzo che suona "The needle and the damage done" di Neil Young. Insomma torno indietro di oltre trent'anni...
Ma torniamo alla prima mia affermazione, "Lo sapevo già stamattina...".
Sapevo cosa? Ho pensato: "Siamo a Villa Guardia, vicino a Como. Conoscendo i personaggi, secondo me oggi in mezzo alla ressa potrei incontrare Massimo e Roberta." I due li ho conosciuti quando, intorno ai vent'anni di età, frequentavo un gruppo di birdwatcher e ornitologi, con i quali trascorrevo piacevoli week end in una stazione ornitologica dell'Università di Milano, sul lago di Como. Notare bene che Massimo lo avevo incontrato casualmente 8 anni fa, mentre sua moglie Roberta non la vedevo esattamente da 19 anni... Sono in coda per lo zucchero filato in una bolgia incredibile, alzo lo sguardo e tra la gente, eccola lì, la Robi che sta piazzando un batuffolo di zucchero in mano al suo bambino. E' proprio lei, non la vedo da vent'anni ma la riconosco. Allora c'è anche Massimo... Mi giro e dietro di me lo intravedo con il suo sorriso stampato in faccia.


Massimo in una sua tipica espressione di stupore

 Otto anni che non lo vedo ma è sempre uguale. E così come se non ci vedessimo da una settimana, incominciamo a chiacchierare allegramente e posso presentare loro mia moglie, Roberta pure lei, e la piccola Caterina.
Loro nel frattempo da due sono diventati quattro, proprio una bella famigliola. Parliamo a lungo ricordandoci episodi e amici del passato.
Poi Massimo mi chiede: "Ma sei dimagrito, fai dello sport?" Io, simulando con le mani il movimento della pedalata rispondo: " Sì, vado parecchio in bici..."
Gli occhi di Massimo si illuminano di quella luce che solamente pochi possono capire: "Anch'io... Mountain Bike! Stamattina sono partito alle 6 e mezza con la pila frontale accesa e sono salito oltre Brunate".
Solo allora ho capito perché avevo previsto questo incontro... anche lui è diventato un biker, me lo sentivo!

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