Questo blog, perché?

Queste pagine le intendo come la parte "meno impegnata" rispetto al mio sito internet, http://www.monzamtb.altervista.org/
Impressioni, idee e immagini così come vengono, più che altro una specie di diario che mi serva per raccogliere questo materiale, per poterlo rileggere ogni tanto. Se ci capitate e lo ritenete interessante fatemelo sapere. Grazie!



martedì 6 dicembre 2011

Toh!... guarda un po' chi si vede, il Carletto!




          


Una bellissima domenica di inizio dicembre, in piena inversione termica. 
Salendo verso Como nebbia, umidità e, al massimo, 3 gradi. Prendiamo la funicolare insieme a decine di bikers che fremono all'idea di percorrere la bella discesa dell'ultima Superenduro del Triangolo lariano.
Arrivati a Brunate le cose cambiano: 7 gradi centigradi e un cielo che più azzurro non si può!
La giornata si preannuncia memorabile. Il capo gita Marcello ha già ben in mente l'itinerario, diciamo, un po' "alternativo". Oscar, Omar ed io, come sempre, ci fidiamo ciecamente del nostro capo e del suo GPS.
"Andiamo su a Brunate, poi saliamo alle Baite, scendiamo alla "Salute" dalla Sciura a mangiare la torta, poi ci arrampichiamo in cima al Bolettone ("ci sarà un po' da spingere..."); da lì facciamo un bel traverso e torniamo dalla Paola (Baita Fabrizio n.d.b.), prendiamo il sentiero che scende verso Montepiatto e arriviamo a Torno. In un attimo sulla Statale siamo di nuovo a Como..."
Semplice no? E via, cominciamo a salire affiancando e passando gruppi di bikers ansimanti che non vedono l'ora di guadagnarsi la tanto agognata discesa. Superati i primi Rifugi e arrivati alla bocchetta di Molina, secondo l'itinerario programmato, ci buttiamo giù veloci verso la Baita Patrizi. Scendendo incrociamo diversi escursionisti che ci guardano incuriositi (!?). Il sentiero veloce e il fondo smosso mi impegnano non poco a  domare la mia Snyper; curve, controcurve, sponde: d'un tratto si staglia di fronte a me una sagoma in cui scorgo qualcosa di familiare; inchiodo: "Ciao Carletto, cosa fai da queste parti?" E' l'amico Carlo Romanò, comasco D.O.C., anche lui a spasso a godersi i boschi in questa meravigliosa domenica. Scambiamo quattro chiacchiere e gli racconto brevemente l'itinerario che stavo seguendo con i miei soci. Qualche minuto ed entrambi riprendiamo  la strada verso le rispettive destinazioni.
Un bellissimo incontro, tanto inaspettato quanto gradevole, che mi farà ricordare questa giornata in modo ancora più duraturo e piacevole... e mi farà "digerire" con maggior facilità i 200 metri di dislivello con la bici in spalla che di lì a poco avremmo dovuto affrontare, a causa di una "variante" non voluta del percorso...
Ma si sa, anche questa è la mountain bike... ed è perciò che ci piace!



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